I benefici del peperoncino

Il peperoncino è una spezia ricca di proprietà, fa parte della famiglia delle solanacee e in particolare del genere Capsicum. In natura ne esistono diverse specie, con vari di gradi di piccantezza: da quelli più dolci a quelli più piccanti. La piccantezza dipende dalla quantità di capsaicina,  sostanza che si trova in tutte le parti del frutto, e si misura tramite la scala empirica di Scoville. Questa scala va da 0 a 10 gradi. Le unità di Scoville (SU) misurano la quantità di capsaicina presente all'interno del frutto e si calcolano su una scala che va da 0, valore del peperone dolce, fino ai 16 milioni della capsaicina pura. Ad esempio il peperoncino di cayenna ha 50000 SU mentre l'habanero  ne ha quasi 600000. 
L' habanero è infatti tra i peperoncini più piccanti, mentre il cayenna, il calabrese e l'jalapeno messicano sono moderatamente piccanti. Noi di Giodà ovviamente prediligiamo il peperoncino calabrese. 

Il sapore piccante del peperoncino è dato dall'azione della capsaicina sui recettori della lingua, che provocano una sensazione di bruciore persistente. Poichè la capsaicina è solubile in alcol o grasso, in particolare la caseina, è utile bere un bicchiere di vino, mangiare formaggio o salsa di yogurt o bere un po' di latte per attenuarne il bruciore, mentre è inutile bere acqua. Può risultare efficace anche mangiare una fetta di pane, in quanto la masticazione della mollica rimuove meccanicamente le molecole di capsaicina dai recettori della lingua.

I peperoncini sono poveri di calorie, circa 30 kcal ogni 100 gr, sono costituiti prevalentemente da acqua, da una buona quantità di carotenoidi, capsaicina, vitamine, polifenoli (antiossidanti). Il peperoncino è un buon antidolorifico naturale e sembra avere effetti benefici in caso di ulcere. Ha effetto dimagrante e contribuisce anche a una diminuzione dei livelli ematici di colesterolo, trigliceridi e glucosio. La capsaicina è usata anche come prevenzione oncologica ed è ottima per la salute del cuore, riducendo il rischio di ischemie e riducendo la pressione sanguigna.


E' bene precisare che, nonostante le numerose proprietà benefiche, l’uso eccessivo del peperoncino può essere irritante per la mucosa gastrica. Pertanto, se ne sconsiglia l’uso in caso di: gastrite,  reflusso gastro-esofageo, gastroenterite, cistite, epatite o emorroidi. In questi casi è necessario chiedere consiglio al proprio medico di fiducia.

Nell'immagine sottostante ne abbiamo sintetizzato le sue principali virtù.

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